Analizzare e rivendicare risarcimenti o rinegoziazioni verso banche e istituti di credito è ancora un tabù per molti imprenditori, pregiudicando opportunità interessanti e una più oculata gestione finanziaria dell’impresa. In questo articolo analizzeremo le fake news e le paure più comuni che circolano su questo argomento e proveremo a spiegare perché tutti gli imprenditori dovrebbero analizzare e, se del caso, rivendicare la correttezza delle proprie linee di credito.
ApprofondisciUn imprenditore nel novembre 2018 si rivolge a noi per capire qualcosa di più sugli illeciti bancari, convinto che ci sia qualcosa che non va nei suoi rapporti con gli istituti di credito. Non gli tornano i conti, in sostanza. Analizza e rivendica un conto corrente con linea di credito estinto molti anni prima. La sentenza del Tribunale di Napoli intima all’Istituto di Credito di pagargli € 257.638,01 oltre interessi oltre le spese legali (una cifra quindi compresa tra i 300 e i 350.000 euro).
ApprofondisciUn’azienda siciliana viene messa in liquidazione in seguito ad una segnalazione in Centrale Rischi non dovuta. Ottiene poi risarcimenti a 5 zeri. Un successo che si sarebbe potuto ottenere prima mantenendo l’azienda in vita.
ApprofondisciCASE HISTORY: 52.000 EURO DA NON RESTITUIRE ALLA BANCA Non è la prima volta che ci troviamo a raccontare felicemente[…]
ApprofondisciUn nostro piccolo grande successo: il saldo zero Ritrovarsi a raccontare una soddisfazione professionale è sempre piacevole ed oggi è[…]
ApprofondisciUn’azienda piemontese ci contatta per verificare un conto corrente: ne emerge un ammontare per illeciti pari a circa 80.000 euro. In via extragiudiziale riusciamo a recuperare, in pochi mesi, 40.000 euro a favore del cliente.
ApprofondisciUn’azienda di Roma in liquidazione ci contatta per verificare un conto corrente con un saldo negativo di 30.642,44 euro. Dai nostri conteggi ne emerge, al contrario, un saldo positivo. Ne nasce un contenzioso che porta il giudice a stabilire un saldo definitivo a favore dell’azienda pari ad € 8.830,91 euro (con una differenza pari ad € 48.473,35.
Approfondisci