Secondo un’indagine* condotta dall’Osservatorio sul Gradimento della Finanza agevolata e alternativa delle Imprese Italiane, istituito da Valdani & Vicari e Think Tank Competere.eu, le imprese italiane hanno gradito solo parzialmente i gli strumenti previsti dai decreti durante la Pandemia (Cura Italia, Liquidità e Rilancio).
In particolare la burocrazia legata ai processi di delibera, l’esigua quota del fondo perduto e la mancanza di chiare priorità o di incentivi alla crescita e alla produzione hanno fatto sì che venisse utilizzato nella stragrande maggioranza dei casi sono il Fondo di Garanzia MCC.
L’Osservatorio ha analizzato l’utilizzo ed il relativo apprezzamento dei tre strumenti principali anti-pandemia, ovvero il Fondo di Garanzia MCC, la Garanzia Italia Sace e la Finanza Simest.
Le dichiarazioni
Claudio Calvani
“La motivazione risiede soprattutto nella gratuita’ del primo rispetto al secondo (e al terzo nda), nei costi ritenuti troppo alti per le mid cap e nel limite imposto dal fatturato e dai costi del personale entro il perimetro Italia per il secondo”
Roberto Race
“Il gradimento delle imprese dice il segretario generale per Competere.eu, e Giuseppe Arleo, coordinatore dell’Osservatorio sulla ricostruzione economica post Covid-19 – sarà condizionato anche dalla possibilità di cumulare i benefici con i nuovi strumenti elaborati dal decreto Rilancio e dalla Legge di Bilancio al servizio della capitalizzazione delle imprese, esigenza che appare fisiologica dopo aver fatto un pieno di risorse emergenziali di debito. A questo proposito l’Osservatorio conferma l’idiosincrasia dell’imprenditore italiano all’ingresso di investitori: il 63% ha risposto no, mentre tra i sì la stragrande maggioranza gradirebbe soci di minoranza.”
La finanza alternativa
Purtroppo si registra ancora una pressochè nulla cultura verso gli strumenti di finanza alternativa.
Solo 1 impresa su 4 ha dichiarato di averne beneficiato, quasi tutte tramite minibond e basket bond (emissioni collegiali con investitore principale pubblico che aiuta a diminuire lo spread e allungare la durata), ma il mercato e la tecnologia oggi offrono soluzioni diverse ( non solo di natura finanziaria ) che possono finanziare l’impresa senza dover ricorrere al mercato bancario o azionario.
Qualche informazione si può trovare dal nostro blog qui.
Le incertezze sul futuro
Ad oggi non è ancora chiaro quanto dureranno le restrizioni dovute alla pandemia: le incertezze legate al piano vaccinale, all’eventuale implementazione dei piani di aiuto previsti dall’Europa e alla mutevolezza del virus, non permettono una previsione attendibile.
L’utilizzo di strumenti di credito alternativi ai mercati tradizionali e l’attuazione di strategie diverse di gestione delle aziende diventano quindi rimedi necessari e non più procrastinabili per le imprese che vogliono sopravvivere (o addirittura crescere).
* La platea delle imprese intervistate nella figura del CFO sono in larga parte PMI e Mid Cap con una quota residuale di Large. L’universo intervistato è rappresentativo della maggior parte dei settori industriali tipici del made in Italy: alimentare, tessile, elettrico/elettronico, ingegneria meccanica o industriale e imballaggi.