Anche io posso aver diritto ad un rimborso? Cosa si intende per usura bancaria? Anche il nostro mutuo, prestito, leasing, conto corrente può esserne affetto? L’usura bancaria dà diritto alla restituzione di tutti gli interessi versati e alla prosecuzione a tasso 0. Una spiegazione facile, for dummies, per non addetti ai lavori.
Da circa 5 anni ripetiamo ad imprenditori e privati che è possibile rivendicare con successo i propri diritti contro le banche, senza rischiare ritorsioni pericolose e ritrovandosi con un gruzzoletto inaspettato o interessi più bassi di quelle precedenti.
Si dice che gli esempi valgano più di ogni spiegazione, e quindi nel nostro blog abbiamo raccontato anche qualcuno dei nostri casi di successo: persone e imprese proprio come voi (cliccate qui per leggerli).
Vorremmo provare a fare una cosa diversa: entrare un po’ nel merito di una delle cause di rivendicazioni, senza essere però troppo tecnici.
Vorremmo spiegarvi a grandi linee come funziona l’usura da parte delle banche e a quale tipo di risarcimento può dare diritto.
Magari qualche avvocato, perito, tecnico, addetto ai lavori storcerà un po’ il naso e gli chiediamo scusa sin da subito se saremo un po’ approssimativi. Non ci interessa infatti entrare troppo nello specifico dei calcoli o dei tecnicismi, che senso ha per ognuno di noi affrontarli oggi? Abbiamo tecnici e legali così preparati tra i nostri collaboratori che sanno affrontare ogni tipo di disputa in quel senso.
Oggi ci interessa solo far capire a chiunque abbia ancora dei dubbi quale sia il principio generale, cosa comporti e quali benefici possa generare per imprese e privati.
Chiunque avesse qualche domanda tecnica, poi, può tranquillamente scriverci a info@nexure.it o compilare il modulo in fondo a questo articolo e saremo ben lieti di entrare nello specifico.
1. L’ “usura bancaria” non esiste: esiste il reato di usura
Sentiamo spesso parlare di “usura bancaria” come se fosse qualcosa di diverso dall’usura tradizionale.
Non è vero.
Grandissima manovra di marketing e persuasione, chapeau visto che è una terminologia di uso comune, ma non cambia una virgola dal punto di vista delle normative.
Stiamo parlando di un reato; codice penale. A differenza degli altri illeciti (o ingiustizie del credito come a noi piace chiamarle) si tratta di una violazione punita dal codice penale: la gravità è tale e tanta che anche le conseguenze sono ben diverse, e questo le banche lo sanno bene.
“Usura bancaria” è una terminologia introdotta di soppiatto dalle banche per edulcorare in qualche modo il reato quando viene applicato dagli istituti di credito, ma dal punto di vista della cosa in sé, del reato appunto, non cambia di una virgola rispetto all’usura applicata dalla camorra o da Pino il cravattaro.
L’usura, che sia bancaria o criminale, è disciplinata dall’art. 644 del Codice Penale e dalla Legge del n. 108 del 7 marzo 1996 poi modificata dalla Legge n. 106 del 12 luglio 2011 (cliccate qui per leggere il testo sulla Gazzetta Ufficiale).
2. L’usura si distingue in oggettiva e soggettiva
La principale distinzione che la Legge prevede riguardo l’usura è in oggettiva e soggettiva.
L’usura oggettiva è una questione di numeri e basta, appunto.
Banca d’Italia ogni trimestre pubblica dei “tassi soglia”, dei tetti oltre i quali non è consentito prestare denaro: li trovate cliccando qui. Ogni tipo di credito in funzione dell’importo erogato, ha il suo tasso soglia ogni trimestre: aperture di credito in conto corrente (fidi di cassa, anticipo fatture ecc.), leasing, prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, utui ipotecari a tasso fisso e variabile, carte di credito revolving ecc. ecc. Banca d’Italia determina per ogni categoria, 4 volte l’anno, la soglia oltre la quale non è più lecito prestare denaro senza incorrere nel reato di usura.
Sapere se è stata violata la normativa è oggettivo appunto: le condizioni del credito superano la soglia prestabilita, è oggettivo, un numero è maggiore di un altro: come dice la terminologia: usura oggettiva.
Se avete preso il Vostro contratto di mutuo e scaricato il file da Banca d’Italia… fermatevi: il calcolo non è così immediato. E’ raro che il TAEG sia in usura, ma questo non significa niente: abbiamo parlato di condizioni generali, non di TAEN o TAEG ecc. calma: leggete più sotto.
L’usura soggettiva è invece più subdola e complessa.
Sostanzialmente la Legge la definisce in questo modo: sono stati prestati dei soldi a titolo oneroso (evidentemente non i genitori che fanno un prestito ai figli per potersi pagare il matrimonio ad esempio) e, a prescindere dalle condizioni economiche alle quali sono stati prestati, il futuro creditore sapeva che il futuro debitore non sarebbe mai stato in grado di restituirglieli; puntava così ad avere un diritto per impadronirsi… dell’appartamento, dell’azienda, dei beni personali di chi affrontava una situazione di disagio finanziario ecc.
Il criterio che determina l’usura è quindi soggettivo, entra nel merito delle intenzioni ed è ovviamente molto difficile da dimostrare, specialmente se si tratta di un credito di natura bancaria.
Chiunque è in grado di capire che, nel caso del reato di usura praticato da un istituto di credito, si possa parlare solo di usura oggettiva. A nessuna banca infatti interessa più incrementare il proprio patrimonio immobiliare (anzi: le banche non sanno più che farsene degli immobili derivanti da debiti non pagati: ragione per la quale spesso si ottengono negoziazioni interessanti davanti a mutui ipotecari con rate insolute ecc.) o di altra natura.
Chiunque parli di usura soggettiva, avanzando questa o quella ragione per supporla, dice una fesseria.
3. Differenze di intenzione che cambiano le conseguenze
La differenza tra usura oggettiva e usura soggettiva determina ripercussioni importanti sul fronte delle conseguenze.
Premesso che siamo accaniti sostenitori del dialogo (anche con le banche) e del recupero stragiudiziale (la legge peraltro lo impone prima di arrivare alla causa): “pochi, sporchi, maledetti e subito” come si usa dire; proviamo per un attimo a ragionare come se avessimo impugnato un mutuo (ma ovviamente potrebbe essere un conto corrente o un leasing ecc.) evidenziandone il reato di usura e fossimo davanti a un giudice pronto a condannare la banca.
Nel caso il giudice condannasse una banca per usura oggettiva, oltre alle multe e alle conseguenze di stampo penale sul Consiglio di Amministrazione della Banca che andrebbe ricomposto ecc. ecc., per il nostro cliente si concretizzerebbe la restituzione di tutti gli interessi versati. Avete letto bene: non solo quelli usurari ma tutti gli interessi versati sino a quel momento e nella prosecuzione a tasso zero qualora il mutuo fosse ancora in corso.
La legge punisce l’intenzione, sostanzialmente: «Tu hai cercato di fregare lui, bene non devi guadagnarci niente e avrai diritto alla restituzione del solo capitale prestato». Non male, vero?
In realtà la giurisprudenza più moderna e diffusa considera il ricalcolo al tasso legale e la restituzione della differenza tra quanto versato e la prosecuzione al tasso legale. La ratio diventa sostanzialmente: «Tu hai cercato di fregare lui, bene non dico che tu non debba guadagnarci niente, in fondo ti sei privato comunque di un capitale che avresti potuto destinare ad altro: avrai diritto alla restituzione del capitale prestato e un piccolo interesse». il tasso legale a partire dal 1 gennaio 2021 è dello 0,01% non cambia molto.
Nel caso invece il giudice condannasse la banca per usura soggettiva, oltre alle conseguenze di stampo penale sul Consiglio di Amministrazione della Banca che andrebbe ricomposto ecc. ecc., per il nostro cliente si concretizzerebbe la restituzione di tutti gli interessi versati e anche del capitale. In pratica la casa di famiglia per la quale è stato richiesto quel mutuo diventerebbe un “regalo” della banca.
E’ intuitivo, ancora una volta, che non sia applicabile all’usura praticata dagli istituti di credito.
4. Le condizioni, non il TAEG!
Abbiamo accennato poco più sopra al fatto che non si debba considerare il TAEG per verificare l’usurarietà di un debito bancario e abbiamo premesso all’inizio di questo articolo che non saremmo entrati troppo nel tecnico rimandando ai singoli casi ogni considerazione specifica. Ci limitiamo a fornire due indicazioni:
- Vanno considerate l’insieme delle condizioni applicate al mutuo, finanziamento, leasing ecc. nel contratto che si contrae con la banca, infatti, non vengono solo specificati gli interessi ordinari, ma anche quelli di mora, ad esempio, nel caso non si pagassero puntualmente le rate, le condizioni per l’estinzione anticipata, varie commissioni o spese (quelle di invio estratto conto, ad esempio) ecc. ecc.
Secondo una formula di matematica finanziaria piuttosto precisa, se l’insieme delle condizioni applicate supera il tasso soglia, allora si incorrerà in usura oggettiva.
Qualora poi le condizioni non fossero ben definite si incorrerà anche in quello che viene definita “indeterminatezza” e, anche in questo caso, la Legge prevede il ricalcolo al tasso legale e la restituzione della differenza. - Nel caso di mutui, prestiti, finanziamenti, leasing ecc. va considerato il tasso soglia del trimestre in cui viene contratto il debito: l’usura si può quindi determinare sostanzialmente dal contratto stipulato.
Potrebbe poi in realtà subentrare anche durante il pagamento delle rate, mediante l’applicazione di condizioni non previste dal contratto. ma statisticamente è cosa di poco conto.
Diverso è per l’usura nei crediti in conto corrente, che va calcolata e analizzata trimestralmente.
5. Come ottenere un risarcimento
L’analisi e la rivendicazione di un rapporto bancario avviene in 4 momenti:
- L’analisi del proprio rapporto bancario da parte di professionisti seri e preparati.
Si possono analizzare e rivendicare anche rapporti già estinti purché non siano stati estinti più di 10 anni prima; - La quantificazione degli illeciti rilevati.
Nel caso si rilevasse usura (o altri tipi di illeciti) vanno quantificati gli importi secondo le logiche di cui abbiamo parlato in questo articolo e ne deve emergere una cifra congrua: secondo la nostra opinione mai meno di 30.000 euro. - Il recupero per vie stragiudiziali (la Mediazione Civile).
Nel caso la cifra sia congrua, occorre procedere con la fase di recupero stragiudiziale mediante una convocazione dell’istituto di credito in Mediazione Civile (noi in realtà procediamo anche con un contatto “bonario” precedente alla Mediazione con la banca, anche se la legge non lo prevede): una legge saggia infatti obbliga le controparti a sedersi attorno ad un tavolo per trovare una soluzione, prima di rivolgersi ad un giudice. Ci sembra un’ottima idea per non intasare inutilmente le aule dei tribunali e allungarne ulteriormente le tempistiche.
Aprire una trattativa con una banca poi può permettere diverse soluzioni: la più immediata è sicuramente la restituzione più ampia possibile degli illeciti rilevati, ma, nel caso di rapporti ancora in corso, si possono anche concedere deroghe sulla restituzione a fronte di miglioramenti sulle proprie condizioni, o sulla concessione di linee di credito fino a quel momento negate ecc. ecc. - Il recupero per le vie giudiziali.
Qualora la fase di recupero stragiudiziale non sortisse gli effetti sperati non rimane che la citazione in giudizio e le aule dei tribunali.
Perché non analizzare i propri rapporti bancari?
Non ci sono mai buone ragioni per non rivendicare i propri diritti, nemmeno davanti alle banche.
E’ giusto che le aziende guadagnino, come tutte, non è giusto che straguadagnino, magari facendo leva su paure immotivate e messe in circolazione proprio da loro stesse.
Nessuno vuole che le banche saltino in aria, anzi: ne rivendichiamo la necessità. Vorremmo solo che, come tutte le aziende del mondo, rispettino leggi, regolamenti ecc. e i clienti possano essere liberi di protestare, se necessario.
Se tutti protestassimo di più probabilmente certe iniziative sarebbero scoraggiate in partenza ma fino a che, ogni 10 rapporti irregolari, solo 3 vengono rivendicati dubitiamo possa cambiare qualcosa.
L’analisi e la rivendicazione dei propri rapporti di debito con le banche (in corso o estinti negli ultimi 10 anni) è un modo per aumentare significativamente la liquidità di un’azienda (o di una famiglia) non solo per quanto riguarda la restituzione di importi spesso rilevanti, ma anche per il conseguente risparmio derivante da condizioni bancarie spesso di molto migliori.
Perché almeno non sapere a quanto ammontano gli illeciti dei tuoi rapporti bancari? E’ gratis!
Poi, se avrai paura, non ti andrà, non lo riterrai opportuno… non sarai obbligato a proseguire con le attività di rivendicazione.