Flotte aziendali: 3 trend nel noleggio a lungo termine da seguire a settembre
Introduzione: contesto e rilevanza
Il mercato del noleggio a lungo termine (NLT) in Italia sta attraversando una fase di transizione caratterizzata da dinamiche complesse. Il NLT, che prevede contratti tipicamente di durata compresa tra 24 e 60 mesi, si differenzia dal leasing operativo per aspetti sostanziali: oltre all’inclusione di servizi accessori come manutenzione, assicurazione e assistenza stradale, non viene registrato nelle centrali rischi e prevede un canone omnicomprensivo che include tutti i costi dell’auto. Diversamente dal leasing operativo, che si limita al solo “acquisto” del veicolo, il NLT consente una programmazione finanziaria più efficace e prevedibile 1.
Il settore del noleggio a lungo termine rappresenta oggi un pilastro della mobilità italiana. La flotta complessiva ha raggiunto 1,4 milioni di veicoli, rappresentando il 28% delle auto nuove immatricolate nel Paese, con un giro d’affari di 15,8 miliardi di euro 19. La transizione energetica auto impatta direttamente sul fleet management Italia e sui costi noleggio flotte aziendali, come confermano i dati del primo trimestre 2025 che evidenziano una dinamica positiva per il lungo termine, con crescita delle immatricolazioni (+11,5%) e del fatturato (+10%), confermando il ruolo strategico del comparto nella mobilità aziendale 20.
Il contesto attuale evidenzia come le aziende stiano finalizzando le proprie strategie di mobilità per il prossimo biennio, dovendo confrontarsi con l’evoluzione normativa, la volatilità dei valori residui e le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Tre trend emergenti stanno ridefinendo il panorama del noleggio a lungo termine, influenzando profondamente le decisioni di imprenditori, amministratori, commercialisti e consulenti.
Trend 1: Elettrificazione e normativa Euro 7
Contesto normativo

Euro 7: scadenze e impatti operativi per il NLT
La nuova normativa Euro 7 cambierà le regole del gioco per chi gestisce flotte aziendali. Le nuove auto dovranno rispettare limiti di emissioni più rigidi a partire dal novembre 2026 per i nuovi modelli, mentre dal novembre 2027 tutti i veicoli in vendita dovranno essere conformi.
La normativa Euro 7 introduce elementi innovativi che vanno oltre i tradizionali limiti allo scarico. Per la prima volta, la norma Euro 7 andrà a regolare le emissioni di particolato derivante anche dall’usura di pneumatici e freni, mentre per le auto diesel è prevista una stretta sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx), con limiti pari a quelle delle auto a benzina. Questo significa che anche i veicoli elettrici saranno soggetti a specifiche regolamentazioni, particolarmente per quanto riguarda le emissioni non legate allo scarico.
Implicazioni operative per il NLT
L’impatto sui costi operativi sarà significativo. Per le auto diesel, la normativa prevede una riduzione del 35% delle emissioni di NOx, portando i limiti da 80 mg/km a 60 mg/km, richiedendo l’adozione di tecnologie avanzate per il controllo delle emissioni. Questi sistemi comporteranno inevitabilmente un aumento dei costi di produzione, che si rifletterà sui prezzi dei veicoli e, di conseguenza, sui canoni mensili del noleggio.
La conformità estesa rappresenta un altro elemento di costo: per auto e furgoni, la conformità sarà richiesta per 10 anni o 200.000 chilometri, raddoppiando la durata rispetto a Euro 6. Le società di noleggio dovranno garantire la conformità per 10 anni, aumentando controlli e costi gestionali.
Le previsioni indicano un possibile aumento dei canoni di noleggio per i veicoli conformi Euro 7 a partire dal primo trimestre 2027, quando la normativa diventerà pienamente operativa per tutti i veicoli in commercio.
Trend 2: Valore residuo EV e conseguenze sul leasing
💡 Un’auto elettrica può perdere oltre 20.000 € in 4 anni: come impatta sulle flotte?
Problema dei valori residui
Il mercato delle auto elettriche sta affrontando una crisi dei valori residui che sta avendo ripercussioni significative sull’intero comparto del noleggio. Le auto elettriche perdono valore molto più rapidamente dei veicoli tradizionali, con svalutazioni che possono raggiungere percentuali significative già nel primo anno di utilizzo. Al contrario, i veicoli diesel e benzina mantengono curve di svalutazione più prevedibili e stabili, rendendo più semplice per le società di noleggio calcolare i canoni. La volatilità dei valori residui delle EV è oggi la principale criticità del NLT e incide sui canoni.
Reazioni del mercato
Il crollo dei valori residui delle auto elettriche ha spinto le società di noleggio a cercare soluzioni urgenti. Le Case automobilistiche hanno iniziato a rimborsare le società di noleggio per compensare le perdite, come confermato da Tim Albertsen, amministratore delegato di Ayvens, il maggior fleet manager europeo nato dalla fusione tra ALD Automotive e LeasePlan 10 18 21.
- Aumento dei canoni di noleggio per assorbire il rischio di svalutazione 11.
- Allungamento del periodo di locazione: solo tre anni fa un noleggio di un’auto elettrica da circa 40 mila euro prevedeva rate da 300 €/mese, oggi ~600 €/mese. Il raddoppio mantiene competitivo il noleggio rispetto all’acquisto diretto, dato che la svalutazione dopo 3–4 anni può superare 20.000 € 11.
- Contratti di noleggio più lunghi, fino a 8 anni, per ammortizzare meglio il rischio.
- Garanzie di riacquisto offerte dalle Case automobilistiche 10 18.
Impatto per le aziende
Le aziende devono ora valutare attentamente il bilanciamento costo-sostenibilità versus reso economico. Per le auto elettriche, la sfida principale riguarda la necessità di monitorare possibili interventi regolatori europei che potrebbero stabilizzare il mercato dell’usato elettrico, oltre allo sviluppo di competenze specifiche nella valutazione dei rischi legati alle nuove tecnologie delle batterie.
Parallelamente, molte aziende stanno rivalutando i motori diesel e benzina come alternativa più sicura dal punto di vista finanziario: valori residui più stabili, costi di noleggio prevedibili e infrastrutture consolidate. Tuttavia, questa scelta deve tenere conto dell’evoluzione normativa Euro 7 e delle possibili restrizioni alla circolazione nei centri urbani 5 6 7.
Trend 3: Digitalizzazione avanzata e ottimizzazione digitale flotte
Tool digitali e AI per upgrade e ottimizzazione digitale flotte

AI e automazione aumentano efficienza e controllo
La rivoluzione digitale nel settore delle flotte sta accelerando con risultati concreti. Il 30% dei manager di flotta intervistati indica AI/ML come tecnologia a maggiore impatto nei prossimi cinque anni; in Italia il 62% ha già integrato o integrerà AI entro cinque anni, con il 31% già in uso (23% media globale) 13 14. Le dashcam con AI rilevano comportamenti rischiosi e inviano alert in tempo reale; il 34% le usa già e un ulteriore 36% ne pianifica l’adozione 13.
Le tecnologie emergenti includono AI per decidere quando sostituire i veicoli, sistemi digitali per semplificare i rapporti con i clienti e automazione per gestire contratti e scadenze 13 14.
Vantaggi operativi
- Riduzione significativa dei costi gestionali attraverso l’automazione; investimenti previsti in aumento nel 91% dei casi 13.
- Miglior controllo dei rinnovi, della manutenzione preventiva e dei tempi di fermo.
- Efficienza +10–30% sui costi di gestione; rinnovi ottimizzati fino a +40% con ML 13 14.
Quale trend influenzerà di più le flotte aziendali?
La convergenza di normative più stringenti, instabilità dei valori residui e accelerazione digitale sta ridefinendo completamente il panorama del noleggio a lungo termine. Ogni trend presenta sfide specifiche, ma anche opportunità concrete per le aziende che sapranno adattarsi tempestivamente.
In questo contesto, il noleggio a lungo termine si conferma una soluzione strategica per preservare e incrementare la liquidità aziendale. Invece di immobilizzare ingenti capitali nell’acquisto di veicoli (che con la crisi dei valori residui delle elettriche possono perdere fino a 20.000 euro in 3-4 anni), le aziende possono mantenere flessibilità finanziaria investendo le risorse liberate in attività core del business, ricerca e sviluppo, o opportunità di crescita più redditizie.
La questione chiave diventa quindi: quale di questi tre trend avrà l’impatto maggiore sulla vostra strategia di flotta nei prossimi mesi?
E soprattutto
🤔 Come potete trasformare queste sfide in vantaggi competitivi mantenendo al contempo una gestione finanziaria ottimale?
Fonti
- ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio
- Focus Noleggio ANIASA-Dataforce: Q4 2024
- Mercato noleggio Italia 2024 | Fleet Magazine
- NLT: primi 6 mesi 2024 +5% | Fleet Magazine
- Euro 7: quando entra e cosa prevede | alVolante
- Euro 7: regole ed emissioni | Motor1
- Euro 7: cosa cambia e impatto prezzi | CCISS
- Usato EV: crollo prezzi e VR
- Usato EV -15,9% | Vaielettrico
- Primi rimborsi EV ai leasing | Quattroruote
- Svalutazione EV e canoni | Overmobility
- Ammortamento EV | AutoScout24
- Report Digitalizzazione Parco Veicoli 2024 | Webfleet
- Trend flotte 2025 | Webfleet
- ANIASA: quota 33% Q1 2025
- ANIASA: quasi 35% Q2 2025
- ANIASA: dati Q1 2025 (per rif. 20)
- Quattroruote (per rif. 21)